Sembrano elaborazioni grafiche e dipinti, molto ben riusciti, di un artista contemporaneo.
In realtà sono le immagini di batteri, muffe e altri “microbi”, riprese al microscopio, con notevole maestria, da Stefania Rizzelli, che lavora in un laboratorio di chimica alimentare a Formigine (Modena), ed è riuscita a dare un tocco di grande bellezza alle forme più primitive, ma in realtà molto sofisticate, della vita.
Le immagini di Stefania Rizzelli – http://artofbacteria.it/ – sono comparse su giornali importanti, come National Geographic, e sono state esposte in diverse città italiane ed europee. «La parola microbo – spiega Rizzelli – deriva dal greco mikròs (piccolo) e bìos (vita): dunque, “vita piccola”. I microrganismi (batteri, muffe, protozoi) sono stati le prime forme di vita esistenti sulla Terra, quando ancora il nostro Pianeta era deserto, perchè avvolto da sostanze nocive. Eppure i microbi sono riusciti a comparire e a sopravvivere, producendo ossigeno come sostanza di scarto. Grazie anche a quell’ossigeno, si è potuta sviluppare la vita come la conosciamo oggi». I microbi sono presenti dappertutto: nel terreno, nell’acqua, nell’aria, negli alimenti, sulla superficie o all’interno del corpo degli esseri umani e degli animali. Molti tipi di microrganismi sono dannosi per gli uomini, come si sa, e generano malattie anche gravi. Ma, nel loro complesso, i microbi svolgono una funzione fondamentale per la vita sulla Terra. I batteri decompositori, ad esempio, “smontano” gli organismi morti trasformando, mediante processi di fermentazione, le sostanze complesse che li costituiscono in sostanze chimiche semplici e in sali minerali, riutilizzabili dalle piante e dagli altri esseri viventi.